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Iniziale Titolo: TUTTI
Il Manager al buio
Gianni Canova
Rizzoli, 2011
​L'arte è sempre stata interprete profonda della realtà. E oggi la forma di espressione artistica per eccellenza, quella più moderna, diffusa e amata, è il cinema. In questo volume, Gianni Canova, uno dei più famosi e rispettati critici cinematografici italiani, e Severino Salvemini, docente di economia alla Bocconi, uniscono le loro competenze per dialogare sui principali e più recenti film sul mondo del lavoro, dell'economia e delle organizzazioni, facendone una metafora per illuminare i problemi e le contraddizioni della società. Il testo raccoglie un'ottantina di dialoghi su altrettanti film, distinguendoli in imprescindibili (quasi obbligati per il manager e l'economista cinefilo); indispensabili (da vedere per raccogliere stimoli innovativi) e laterali (per i veri curiosi e appassionati). Dalla relazione tra carriera e sentimenti in "Cuore sacro" di Ferzan Ozpetek alla speranza e visionarietà de "La fabbrica di cioccolato" di Tim Burton; dai personaggi ambigui e affascinanti del "Cacciatore di teste" di Costa Gravas al mondo che crolla assieme al lavoro in "Giorni e nuvole" di Silvio Soldini; dalla spietata crudezza di Gomorra alla frivolezza della moda in "Il diavolo veste Prada", fino a opere più recenti ed emblematiche, come la ricostruzione romanzata del crack Parmalat de "Il gioiellino", il libro fornisce una chiave di lettura chiara e originale sulle problematiche e le risorse della realtà economica che ci circonda e ci riguarda.
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Tutti quanti abbiamo un angelo
Craig Warwick; Caterina Balivo
Rizzoli, 2011
​All’età di sei anni Craig inizia a parlare con delle presenze invisibili agli occhi degli altri, cosa che finisce per isolarlo dai coetanei e renderlo a un tempo forte e fragile. Crescendo capisce che quelle figure sono angeli e che a lui è concesso il dono di mettere in contatto le persone con i loro cari scomparsi. La vita lo porta prima negli Stati Uniti – dove collabora con l’Fbi per le ricerche di bambini scomparsi e diventa consulente personale di star del calibro di Kate Winslet –, poi, per amore, a Sciacca. Anche in Italia le sue capacità attirano grande attenzione mediatica, e Craig è oggi un popolare volto televisivo.
Tutti quanti abbiamo un angelo, scritto con la collaborazione dell’amica Caterina Balivo, che lo ha scoperto in tv, è la testimonianza di una vita eccezionale e dei suoi incontri più toccanti. Scambi spirituali con maestri come Padre Pio, amicizie straordinarie sia con le persone più umili sia con chi ha avuto un destino speciale come Lady Diana, avventure anche molto tragiche. Craig ha voluto scrivere questo libro per trasmettere un messaggio d’amore e di speranza nel futuro e per offrire un prezioso strumento a chi vuole accostarsi al mondo degli angeli. Perché tutti noi, magari senza accorgercene, li incontriamo nel quotidiano: quando evitiamo un incidente, come se a modificare il nostro percorso fosse una mano dall’alto; quando setacciamo casa per cercare gli occhiali, senza pensare che magari qualcuno vuole solo giocare con noi; quando, nelle nostre foto, fanno capolino delle piccole bolle di luce.
In questo libro, Craig spiega con grande chiarezza come comunicare con gli angeli attraverso pochi e semplici esercizi che ciascuno può ripetere da casa, cercando il silenzio e la meditazione.
Tutti quanti abbiamo un angelo: basta chiudere gli occhi e aprire il cuore per trovarlo.

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Cinemania. 10 anni 100 film: il cinema italiano del nuovo millennio
Gianni Canova
Marsilio, 2011
​Il cinema italiano è tutt'altro che morto: paragonato ad altre cinematografie sta benissimo e fa quotidianamente discutere. Basti pensare alle polemiche su I cento passi di Marco Tullio Giordana, Gomorra di Matteo Garrone o Baarìa di Giuseppe Tornatore. Lontano da ogni tentativo di costruire gerarchie o cataloghi esaustivi, Gianni Canova propone una lettura del cinema italiano attraverso l'analisi critica di 100 film attentamente selezionati. Mettendo da parte il criterio delle "privatissime predilezioni del critico", l'autore discute le opere che «da più di un punto di vista appaiono imprescindibili per capire il rapporto che il cinema italiano del nuovo millennio intrattiene con l'immaginario collettivo e con il modo in cui l'immaginario stesso sta cambiando».
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Cantami, o mouse. Il mondo di oggi spiegato dagli antichi
Michele Mirabella
Mondadori, 2011
​Nessuno meglio degli antichi riesce a spiegarci il mondo di oggi.
Cleopatra, la regina egizia che ha saputo trasformarsi in un'icona immortale, può insegnarci le regole del marketing più di tanti incravattati consulenti aziendali. Il mito della mela della discordia getta una luce tutta nuova sul matrimonio di William e Kate (e le natiche della cognata Pippa). Venere, che splendida si erge da una conchiglia, dà lezioni di vera bellezza alle scollacciate divette della TV. Le tragedie di Shakespeare ci fanno riflettere sui nuovi mezzi di comunicazione (cosa sarebbe successo se Giulietta avesse avuto il cellulare?). Omero può farci capire come i mass media raccontano la guerra, Giulio Cesare e Alessandro Magno come i politici usano la comunicazione, con illuminanti paralleli fra il nodo di Gordio e il taglio dei nastri. E poi le piramidi e i tronisti, Facebook e il fiume Lete, il Discobolo e Francesco Totti...
Nessuno meglio di Michele Mirabella, il "professore" della televisione italiana, esperto e appassionato di cultura classica e docente universitario di sociologia della comunicazione, poteva fare un libro come questo. Nell'atmosfera divertita di un simposio d'altri tempi, con un'ironia che mai lascia il posto alla seriosità e alla noia, l'autore confronta i grandi miti del nostro passato e le piccole manie della nostra epoca. L'affascinante cortocircuito temporale ogni volta rivela uno spunto, mostra un guizzo, regala un lampo, un sorriso. E una pagina dopo l'altra si scopre l'insospettabile, illuminante attualità della cultura classica.
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La vita della nostra mente
Edoardo Boncinelli
Laterza, 2011
​​Quando si è adulti si vive la propria mente in tutto il suo splendore e la sua forza. Ma non si è sempre adulti; si è prima giovani e poi inevitabilmente anziani. Qualcosa cambia nella nostra testa e nel nostro cuore e non possiamo certo far finta di non saperlo. Ma cos'è che cambia e, soprattutto, cos'è la mente? È tutto ciò che accade nella nostra testa, tutto ciò che ci fa vivere, che ci rende noi stessi, che ci rende orgogliosi, che ci fa tribolare, che ci fa pensare e che cresce insieme a noi. Edoardo Boncinelli ci conduce alla scoperta della vita della mente, del suo funzionamento e delle scienze che la studiano - biologia, filosofia, antropologia fra le altre - per rispondere all'eterna domanda su chi siamo. La mente nelle sue diverse età acquisisce e ci conferisce sempre nuove facoltà che caratterizzano poi il nostro 'io': la percezione, la memoria, l'emotività, il ragionamento, la coscienza sono alcune delle componenti essenziali della vita psichica che Boncinelli indaga in queste pagine. Passo dopo passo, fino ad arrivare all'età del tramonto e alle domande che tutti ci poniamo: che cos'è l'invecchiamento? perché si invecchia e si muore? perché di recente la vita media si allunga sempre più e che riflesso ha tutto questo sulla capacità del nostro cervello? è necessario che questo invecchi di pari passo con l'invecchiamento del corpo o possiamo fare qualcosa per preservarlo pressoché intatto?


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Caro Papa ti scrivo
Piergiorgio Odifreddi
Mondadori, 2011
​Non tutti sanno che Piergiorgio Odifreddi ha iniziato la sua formazione in seminario. Ha addirittura provocatoriamente dichiarato in alcune interviste che da ragazzino coltivava il sogno di diventare Papa. Deriva anche da questa esperienza, valutata deludente e fallimentare, oltre che dalla sua visione razionalista e scientifica del mondo, quello spirito laico e anticlericale che ha animato i suoi libri di maggior successo. In questo pamphlet tagliente e irriverente, Odifreddi scrive liberamente a Benedetto XVI tutto quello che pensa sul suo pontificato e, più in generale, sulla Chiesa; con gli argomenti dell’uomo di scienza ribatte punto su punto alla dottrina ratzingeriana, criticando con durezza l’influenza della Chiesa sulla società e mostrando come, a suo avviso, la fede sia un ostacolo alla libertà dell’uomo. Un libro breve, pungente e impertinente che condensa il pensiero di Odifreddi sul Papa, sul cattolicesimo e sulla religione.


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Una bellissima ragazza. La mia vita
Ornella Vanoni; Giancarlo Dotto
Mondadori, 2011
​"La Vanoni è una donna che ha tolto il sonno a molti italiani" ha detto qualche tempo fa Gianni Minoli. Con quella voce "ambrata", quel corpo "da negra", quella straordinaria nonchalance con cui è passata in mezzo alle tempeste dell'esistenza quotidiana, è stata oggetto del desiderio di più generazioni di uomini. Ma è anche una donna apprezzata dalle donne. La sua libertà nel seguire ciò che le comanda il cuore e nel dire quello che le suggerisce la mente ha fatto di lei un simbolo di emancipazione femminile, sempre espressa con naturale eleganza. Un'artista che domina ancora il palco regalando emozioni come all'inizio della sua carriera. Una personalità che riesce ancora a far parlare di sé, suscitando ammirazione o polemiche, mai indifferenza. In questa autobiografia, scritta a quattro mani e una voce, la vita della Vanoni appare esattamente per quel che è: un racconto stupefacente, autoironico, sincero, senza un attimo di respiro. Una vita invidiabile, all'altezza dello smisurato talento di Ornella. Una famiglia benestante. L'esordio-rivelazione a teatro con "L'idiota" di Achard. La sua storia d'amore con il gigante Giorgio Strehler, e poi tanti altri amori, alcuni speciali, altri impossibili, altri ancora in "paso doble", come dice lei. Tanto teatro con il meglio della prosa italiana, da Gigi Proietti a Giorgio Albertazzi. Tantissima musica, partendo dalle canzoni della mala fino alla collaborazione con i più grandi della canzone italiana, Paoli, Tenco e Sergio Bardotti.
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Una via di fuga. Il grande racconto della geometria moderna
Piergiorgio Odifreddi
Mondadori, 2011
​Dalle grandi costruzioni geometriche degli Arabi, alla rivoluzione della prospettiva e del punto di fuga nel Rinascimento, dai teoremi di Pascal alle scoperte di Gauss, fino ai modelli di Beltrami: Piergiorgio Odifreddi ci accompagna nell'affascinante universo della geometria moderna e lo fa con il consueto stile leggero e brillante, che rende comprensibili a tutti, anche attraverso esempi presi dall'arte, dall'architettura, dalla letteratura e dalla vita quotidiana, concetti che ci sembravano complicatissimi. La seconda puntata del fortunato "C'è spazio per tutti" trasforma ancora una volta quello che è stato uno dei peggiori incubi scolastici per gli studenti di ogni generazione in un viaggio attraente, ricco di sorprese e di curiosità: un percorso illustrato per riscoprire personaggi mitici e abbandonare antichi timori. Un'occasione per approfondire, da un punto di vista unico, il cammino della civiltà umana.
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L’Italia del jazz
Adriano Mazzoletti
Stefano Mastruzzi Editore, 2011
​Un volume di 300 pagine che racconta per la prima volta, con 600 foto e immagini per lo più rare o inedite, la storia del jazz italiano. Introduzioni storico-sociali di ciascun capitolo e didascalie approfondite accompagnano il lettore in un fantastico viaggio nel tempo, dall'inizio del secolo scorso ai giorni nostri, dai primi musicisti italiani migrati negli Stati Uniti, attraverso gli anni Venti e Tenta durante il Fascismo, la Guerra e il Dopoguerra
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Come pesci nella rete
Januaria Piromallo; Marika Borrelli
Armando Editore, 2011
​Due giornaliste blogger che ci spiegano le virtù e i vizi di uno dei social network più in voga del momento: Facebook. È un saggio semi-serio, saggio poco saggio. Scritto a 4 mani da due giornaliste blogger, racconta di entusiasmi e dannazioni nel mondo dei social media: Facebook e dintorni. La maggior parte degli spunti derivano dalla lettura avida di giornali, testi e ricerche internazionali riconfezionate con commenti ed episodi che ci raccontano come sono gli Italiani alle prese con il web. Amori e abbandoni 3.0, società, lavoro, adolescenza dei born digital e politica stile twitter. Gli Italiani alle prese con il web e con l'inglese dei media, che tutto pervade. Molti link a si ti degni di una guardatina, se non altro per capire di che si parla. Le autrici gestiscono da tempo un blog molto clickato (linkato su dagospia) dove parlano di tutto, tranne che dei loro fatti personali (com'è invece la moda dei blog).
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Atlante del cinema italiano
Gianni Canova; Luisella Farinotti
Garzanti, 2011
​Questo Atlante del cinema italiano, curato da Gianni Canova e Luisella Farinotti alla guida di una squadra di giovani studiosi, è un doppio viaggio. Ci guida alla scoperta di un paese affascinante e sorprendente, pieno di storie, immagini, personaggi: quello che ci raccontano i film italiani degli ultimi anni. Al tempo stesso quei paesaggi e quelle persone, con le loro vicende ora comiche ora tragiche, ci raccontano il nostro paese, nelle sue mille sfaccettature: come è cambiato – e sta ancora cambiando. Ci permettono di individuare luoghi comuni e stereotipi: un'immagine dell'Italia e dei suoi abitanti che magari troviamo fastidiosa, ma non per questo è meno reale. Nella sua mappa, l'Atlante del cinema italiano posiziona oltre 400 pellicole, dai grandi successi dei film di Natale ai capolavori dei grandi registi, a pellicole più nascoste ma non meno rivelatrici. Attraversa le diverse classi sociali e le generazioni. Sonda il mondo del lavoro, con le nuove professioni e precarietà. Rivisita e interroga la storia e la politica, in particolare gli anni del terrorismo e la lotta contro la mafia e la criminalità organizzata. Si confronta con categorie consolidate, che alcuni film ribadiscono e altri mettono in discussione: la contrapposizione Nord-Sud, il rapporto città-provincia, il nodo dell'immigrazione. E con una serie di «Cartoline», individua figure che ritornano ossessivamente e apparizioni inattese.
Quello che emerge, alla fine di questo «grand tour», è un doppio ritratto: quello del nostro cinema e quello del nostro paese. Trovare distanze e punti di contatto, scollamenti e intersezioni, tra queste due immagini in movimento è un esercizio divertente.
E utile per capire chi siamo.
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Palpebre
Gianni Canova
Garzanti, 2010
​A volte per cambiare un destino basta uno sguardo.
Uno sguardo come quello che Giovanni Vigo posa su una donna giovane e troppo bella. Uno sguardo che lo spinge a seguirla in uno dei bagni dell'Università Statale di Milano, dove lei entra con un uomo.
È così che Giovanni Vigo, studioso delle pene che Dante infligge alle anime dei peccatori nel Purgatorio, diventa l'unico testimone di un omicidio che non lascia tracce. Quel delitto diventa un'ossessione, soprattutto quando viene ritrovato il cadavere dell'uomo, orrendamente mutilato.
Per rintracciare Mia, la giovane donna sfuggente e misteriosa, Vigo chiede aiuto all'amico Simmel, cronista di nera. Ben presto Vigo e Simmel si trovano alle prese con una pericolosa organizzazione, che promette di soddisfare le richieste più estreme.
Palpebre è un incalzante viaggio verso il centro dell'orrore e del mistero, un'azione compressa nel giro di poche stravolte giornate, tra l'uscita in sala di Kill Bill e la decapitazione degli ostaggi occidentali in Iraq. Esplora, con una radicalità e una violenza estreme, le ossessioni del nostro tempo: il sesso, lo sguardo, le trasformazioni dei corpi. Racconta un mondo dove le fantasie più oscene diventano realtà. E ci obbliga a guardare la realtà con occhi diversi.
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Le ricette di Nefertiti
Bruno Gambarotta
Garzanti, 2011
​​È l'evento archeologico dell'anno. Dai depositi del museo egizio è emerso un documento straordinario: dodici ricette annotate su papiro, le uniche ricette dell'Antico Egitto giunte sino a noi. È straordinario anche perché opera della regina Nefertiti, una tra le donne più belle e affascinanti di tutti i tempi. E secondo alcune indiscrezioni, queste ricette sarebbero addirittura i manicaretti che la regina preparava per accendere il desiderio del suo sposo Akhenaton! I dodici papiri sono affidati all'egittologo Paolo Maria Barbarasa, ma proprio quando il presidente della Fondazione dei santi Pasquale e Scolastica, che sostiene le sue ricerche, ha deciso di presentarli al pubblico, scompaiono improvvisamente per poi riemergere, accompagnati da sconvenienti messaggi erotici, fra le mani di dodici rispettabili signore. Come farà il mite studioso a recuperare i preziosi reperti in una sola settimana? E che ruolo ha nell'intrigo la signora Angelica, sua moglie? Nella sua frenetica indagine, Paolo Maria Barbarasa si ritrova al centro di un irresistibile girotondo di figure femminili della Torino bene, scossa da una comica e paradossale "guerra dei papiri" in cui ognuno cerca di cavalcare l'onda a proprio vantaggio. Con Le ricette di Nefertiti Bruno Gambarotta ha cucinato un romanzo divertente, una farsa scatenata e maliziosa che attraverso il facsino dell'antico Egitto dipinge vizi e tic contemporanei.
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Il Prefetto
Paolo Padoin
Pietro Pintore, 2011
Paolo Padoin ha dedicato la vita al servizio delle Istituzioni e gli incarichi che gli sono stati affidati dallo Stato sono numerosi e poco conosciuti al grande pubblico. In questo libro l'autore narra i compiti svolti in diverse città italiane, dove di volta in volta ha dovuto affrontare situazioni di emergenza provocate da calamità naturali; gestire l'Ordine Pubblico; essere punto di riferimento costante tra maestranze e datori di lavoro nel cercare soluzioni per risolvere problemi occupazionali; intervenire e mediare tra territorio e Istituzioni sui più svariati problemi di convivenza civile... ​
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Ai liberi e forti
Maurizio Sacconi
Mondadori, 2011
​Oltre 90 anni il fondatore del partito popolare Don Sturzo lanciò un celebre appello "ai liberi e forti": un forte invito ai cattolici, a cui fino ad allora era impedita qualsiasi attività politica, a "cooperare ai fini superiori della Patria senza pregiudizi nè preconcetti"; un manifesto che segnò una tappa fondamentale nella Storia del nostra Paese e nello formazione di una società liberale, democratica e cristiana. Maurizio Sacconi, non è solo oggi uno dei ministri più autorevoli in Italia ed esperti di politica del lavoro ma è anche una delle persone più attente all'evoluzione storica del rapporto tra economia, religione e politica, e al contributo che le varie aree della società apportano allo sviluppo del nostro Paese: in questo vero e proprio manifesto politico e intellettuale offre una profonda riflessione storica e politica sulle forze propulsive dell’ economia e della società italiana svelandoci che è stato proprio il popolo dei "liberi e forti", nelle piccole imprese, nelle associazioni, nelle strutture educative, a trasformare e modernizzare la nostra società (sia prima che dopo l’unità nazionale). E oggi, più che mai, è il momento di richiamare all'appello tutti i moderati e i cattolici, coloro che non hanno subito il fascino delle ideologie totalitarie, la spina dorsale del sistema Italia, per ridare linfa e competitività al Paese.
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Luoghi lontani e mondi immaginari
Fernando Savater
Passigli editore, 2011
​Dopo il recente "Pirati e altri avventurieri", Fernando Savater dedica un nuovo volume ai romanzi d'avventura e all'arte di raccontare storie. Naturalmente non mancano neppure qui gli 'avventurieri', e tuttavia cambiano i mondi che li vedono agire, che vanno dagli affascinanti paesaggi dell'Africa e dalle sterminate pianure del Far West, ai luoghi immaginati dai maestri della fantascienza di ieri e di oggi. Al centro gli scrittori più amati, come Jules Verne e come H.G. Wells; ma senza trascurare un corollario di scrittori oggi meno rinomati ma le cui opere restano intramontabili, a cominciare da quell'Arthur C. Clarke cui si deve il racconto da cui Stanley Kubrick trasse il suo indimenticabile "2001 Odissea nello spazio". Come sempre, Savater riflette a tutto campo e in profondità su ciascuno dei temi, degli autori e delle opere trattate, spaziando tra letteratura e cinema, tra grandi personaggi e grandi interpreti; ma lo fa soprattutto come un lettore appassionato e instancabile che lotta contro ogni pregiudizio che vada ad inficiare il piacere della lettura, che si tratti di Tolkien o che si tratti di Harry Potter, perché in definitiva l'arte di raccontare è anche l'arte di saper leggere.
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