EVENTI - Gianni Canova C’ERA UNA VOLTA LO SWING DELLA 'DOLCE VITA' Racconti, ricordi, musica per rievocare quell’esperienza straordinaria che rese Roma il centro del mondo e l’Italia una delle mecche del cinema. Cosa resta? - AUDI PALACE Tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio degli anni ‘60 una Roma ormai guarita dai traumi della guerra divenne il centro della mondanità, sull’onda di quel “boom” che ha fatto fare un balzo in avanti definitivo al nostro Paese. Anche oggi l’Italia sta vivendo una crisi, profonda e sistemica, anche se, fortunatamente, non ci sono guerre di mezzo. È una crisi finanziaria ed economica che ha riportato sulla bocca di tutti un termine che fa paura: recessione. Tanto che a settembre l’autorevole Financial Times ha titolato con un eloquente “Fine della Dolce Vita?”. Perché l’attuale crisi sta colpendo quei settori che permisero all’Italia di ritagliarsi un ruolo preminente nel mondo: l’arte, il cinema, lo spettacolo in genere. Abbiamo, forse, smarrito per strada quella creatività e quell’ingegno tipicamente italiani che hanno fatto le nostre fortune. E ritrovarli, oggi, quando i primi “tagli” che fin qui sono stati operati sono sempre stati indirizzati verso la cultura, appare un po’ più difficile. Per conoscere a fondo lo stato della creatività italiana abbiamo chiamato alcuni esperti del settore, dal cinema, alla letteratura, alla musica. Che sapranno offrirci il loro punto di vista. È questo il primo, imperdibile appuntamento dell’edizione invernale di “Cortina InConTra” 2011.
Ne discutono Gianni Canova, critico cinematografico Sky, autore de “Il Manager al buio. Da Benvenuti al Sud a Il Discorso del re: quando il cinema racconta l’economia” (Rizzoli Etas), autore de “Cinemania. 10 anni 100 film: il cinema italiano del nuovo millennio” (Marsilio) Michele Mirabella, autore e conduttore televisivo, autore de “Cantami, o mouse. Il mondo di oggi spiegato dagli antichi” (Mondadori) Conduce: Adriano Mazzoletti, giornalista e autore radiofonico, autore de “L’Italia del jazz” (Stefano Mastruzzi Editore)
Letture di Milena Vukotic, attrice
Musiche di: Franco Cerri, chitarrista, compositore Lino Patruno, chitarrista, compositore, attore Clive Anthony Riche, cantante Aldo Zunino, contrabbasso Mauro Carpi, violinista
Evento realizzato in collaborazione con Rosapetra Spa Resort
IL CINEMA, CHE PASSIONE Un viaggio nel cinema italiano del terzo millennio, per capire quale futuro lo attenda e se i fasti del passato sono davvero sepolti - Miramonti Majestic Grand Hotel L’ottava arte. Chi ama il grande schermo non fatica a definire così il cinema: per la capacità che hanno alcuni film di emozionarci, di coinvolgerci, di farci riflettere anche dopo il termine della proiezione. Insomma, una pellicola di un grande autore equivale alla tela di un pittore di fama o a una scultura. L’Italia, soprattutto negli anni ‘50 e ‘60, ha saputo portare all’attenzione mondiale straordinari interpreti come – per voler fare solo qualche esempio – Federico Fellini, Alberto Sordi, Sophia Loren. Oggi sembra più difficile riuscire a portare al di fuori dei nostri confini dei film che vengano apprezzati anche a Hollywood (l’ultimo a riuscirci fu Roberto Benigni con “La vita è bella”). Ma allora, come sta il cinema italiano del Terzo Millennio? Lo chiediamo a un critico di fama, a un’attrice straordinaria che ha saputo coniugare nella propria carriera teatro, cinema e televisione. Un appuntamento da non perdere.
Ne parlano Gianni Canova, critico cinematografico Sky, autore con Luisella Farinotti de “Atlante del cinema italiano. Corpi paesaggi figure del contemporaneo” (Garzanti) e “Palpebre” (Garzanti) Milena Vukotic, attrice conduce: Iole Cisnetto, presidente Fondazione InSé Onlus e Associazione Amici di Cortina
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